Ospitiamo con piacere un articolo di Silvio Maffioletti, che ripercorre le vicende che hanno determinato la nascita del Corso di Laurea Triennale in Ottica e Optometria presso l’Università Milano Bicocca. Maffioletti, che da anni è uno dei più fedeli e apprezzati collaboratori IRSOO, è stato testimone e protagonista di questa storia, che inizia nel 1969 e culmina agli inizi degli anni 2000. Maffioletti si sofferma sulla controversa decisione di chiudere la scuola di Ottica e Optometria milanese ISSO, dirottando tutte le energie sul corso universitario, nella convinzione, o piuttosto illusione, che questo in breve tempo diventasse abilitante per la professione di ottico e di optometrista. Del senno di poi son piene le fosse e, quindi, è troppo facile giudicare ora e le scelte che sono state fatte allora. L’IRSOO di Vinci, anche alla luce dell’esperienza milanese, ha successivamente percorso una strada diversa, che gli ha consentito non soltanto di continuare la sua attività, ma anche di ampliare la propria offerta formativa, affiancando il nascente corso di laurea ai propri tradizionali e collaudati corsi di Ottica e di Optometria.
Nel 2006 io stessa mi sono iscritta al primo anno accademico del neonato corso di Laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Firenze. La sede era la scuola di Vinci, i docenti dei corsi professionalizzanti erano gli insegnanti dell’IRSOO e per me è stato un emozionante ritorno in famiglia, dopo oltre dieci anni di lontananza. In seguito, sono diventata docente sia del corso IRSOO, sia di quello UNIFI e ho sotto gli occhi sia i punti di forza, sia i limiti di entrambi. Seppure nell’evoluzione dei loro rapporti, dopo quasi vent’anni di coesistenza, i corsi IRSOO e UNIFI rappresentano ancora un esempio virtuoso di come la formazione professionale e accademica si possano completare una con l’altra. I giovani colleghi devono conoscere la storia delle scuole di Milano, Vinci e Roma che ci hanno permesso di arrivare in università: i docenti che hanno insegnato optometria e contattologia nei corsi di laurea italiani hanno infatti studiato e insegnato in quelle scuole.
Lascio quindi la parola a Silvio Maffioletti, che introduce così il suo racconto: “In questo lungo racconto ripercorro i fatti, i luoghi, le date e i nomi di uomini e donne che all'inizio del nuovo secolo, con il loro lavoro, hanno consentito l’ingresso dell’Optometria nel mondo accademico italiano. Il mio scritto è un gesto di riguardo e di stima nei loro confronti, nella convinzione che non vada così del tutto disperso il senso di appartenenza alla scuola e alla professione che ci ha visti, con grande impegno, lavorare insieme in quei formidabili anni. Ho cercato di rivivere le passioni, fare ordine, reinterpretare le luci e le ombre, trovare le parole adeguate. Ho voluto così restituire alla nostra memoria collettiva gli avvenimenti, le scelte, le difficoltà e l'impegno di quel periodo, intenso e denso di trasformazioni. La mia speranza è che la lettura di questo racconto, da parte di chi si occupa della visione, sia proficua e arricchisca sia la conoscenza storica dei fatti, sia la consapevolezza di essere parte di questa storia che continua.”
Leggi l’articolo: Sono i sogni a plasmare la realtà
Buona lettura Laura Boccardo
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